martedì 30 agosto 2011

Don Gigino su Fumetto D'autore !!!

Sul noto sito “ Fumetti d’autore “ , si parla di “Don Gigino che ama ogni bambino! “ L’articolo redatto da Enrico Ruocco lo potete trovare di seguito e sul sito a questo link  : http://www.fumettodautore.com/magazine/planet-o/2835

 

L’albo, sarà in anteprima allo stand del Thunder Studio , a NarniaFumetto i giorni 2 -3 -4 settembre, dove sarà possibile incontrare l’autore e farsi autografare e personalizzare l’albo ! Il personaggio di Don Gigino che ama ogni bambino fa parte dei finalisti del concorso di satira : “ La satira investe nella ricostruzione “ . Per chi non potrà esserci e comunque è interessato , potrà richiederlo ai seguenti contatti : ragno_lc@hotmail.com ;   thunder.studio4@gmail.com

L’AUTORE :

Lorenzo “RAGNO” Celli  , nato a Battipaglia -SA- . Appassionato di foto . Lavora nel settore grafico, artistico e serigrafico. Ha collaborato con “Un sorso in più”, la fanzine di Carmen Consoli Fan Club, con la rivista on-line “Il Bollettino dei MOAI “. Ha ideato manifesti di vari gruppi musicali indie e rock , ha collaborato come story-board artist per pubblicità, video musicali e cortometraggi indipendenti. Ideatore della vignetta satirica “Don Gigino ,che ama ogni bambino”, incentrata su un prete pedofilo che ha destato non poche polemiche. Ha collaborato con altri artisti alla realizzazione , con un’illustrazione inedita  del mese di febbraio sul calendario, a scopo benefico , “ Memoria resistente 2011, (qui potete saperne di più : http://www.reti-invisibili.net/). Inoltre è  il curatore di Radio Kaos, il blog indipendente del circuito “comic-soon”.

http://comic-soon.com/lorenzoragnocelli/

altri : http://comic-soon.com/ragnolc/ (RADIO KAOS) ;

http://www.flickr.com/photos/ragnolc/ (per vedere le foto) ;

http://www.flickr.com/photos/ragnophotoiphone/ (esperimento fotografico con iphone);

 

Dall’introduzione al volume del prof. Luigi Bruno.

In musica l’orecchio assoluto è una qualità che consente a chi la possiede di identificare con certezza una nota musicale associandole il proprio nome senza il bisogno di trovarne la corrispondenza su uno strumento.

Lorenzo Ragno Celli, mutuando la metafora nel mondo dell’informazione e dei nuovi media, è un cervello assoluto in grado di dare un nome alle cose per quel che sono, senza il bisogno di ricevere l’imprimatur che da sempre assicura il facile conformismo . Si, Lorenzo Ragno Celli fa questo e sa farlo bene.

Dare nomi alle cose è una qualità che Lorenzo Ragno Celli esprime in tutta la sua produzione che spazia dalla stesura di testi per web e carta stampata al disegno ed alla colorazione, dall’illustrazione alla grafica, dalla musica all’arte, sempre a sua agio e sempre con una modestia mai di circostanza.

Si potrebbe pensare allora che questa sia, tutto sommato, una qualità molto utile. Dipende. Per Lorenzo Ragno Celli dare un nome alle cose significa anche avere un senso civico che lo tormenta, che non lo lascia dormire, che gli fa gridare “il re è nudo!”.

E, come un bambino, il Nostro non ha bisogno di essere vittima per schierarsi con le vittime, non è indifferente all’indifferenza, fa quel che può per cambiare il suo spicchio di mondo con l’unica arma che la sua morale gli consente di utilizzare, l’unica arma che offende solo il pregiudizio: la satira.

Così, quasi per caso nasce Don Gigino, la sua creazione, il suo contributo irragionevole alla “ragionevolezza” dominante. Don Gigino è un prete bambino, bambino cattivo che abusa di altri bambini, bambino egoista che interpreta la realtà soltanto in base ai propri bisogni preoccupato solo del suo “stile” di vita, della conservazione della sua rendita di posizione consolidata attraverso un lungo cammino fatto di intermediazione politica e clientelare.

Un tratto ruvido, una lingua biforcuta ed un accento poco rassicurante ci fanno ridere e masticare amaro. Don Gigino rappresenta un dibattito che non si è tenuto, un problema nascosto, una contraddizione evidente come le piccole scarpe che spuntano sotto il suo abito di scena.

Lorenzo Ragno Celli tratta la materia con una durezza che nasconde il suo umano rispetto per le vittime e lo fa consapevolmente, perché il “doveroso riserbo” serve più ai carnefici, a quelli che cambiano il nome alle cose.

Parlare di pedofilia nel clero, parlare di un problema diffuso nella chiesa cattolica è già un buon risultato per un paese che vanta un papa “sommo pontefice” citato in giudizio nello stato del Texas per aver coperto sistematicamente casi di abusi sui minori, e che si è avvalso della immunità diplomatica che la sua carica di capo di stato gli attribuisce per evitare di deporre in tribunale.

Lorenzo Ragno Celli non accorda nessuna immunità e lavora per farci sorridere dei potenti, per farceli vedere nella loro (dis)umanità.

Attenti… una risata li seppellirà!

 

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